Anna (Margherita Buy) è una donna infelice soffocata da marito (Franco Neri) e suocera e che ad un certo punto della vita fugge dal paesino della provincia romana fino a Milano, ritrovandosi per una bizzarra fatalità a vivere nello stesso condominio in cui vivono anche Francesca (Elena Sofia Ricci), donna in carriera a capo di un'agenzia organizzatrice di eventi che decide di lasciare il marito perché innamorata di un uomo molto più giovane; Grazia (Cecilia Dazzi) traduttrice di libri, madre e moglie amorevole che vive il suo sogno d'amore convinta che niente mai potrà scalfirlo ma che poi dovrà fare in conti con la realtà e Marta (Luisa Ranieri), mezzobusto del tg televisivo nazionale che con gli uomini ha un rapporto a dir poco disastroso e non riesce a dimenticare il suo ex. Ma non solo donne anche begli uomini in Amiche Mie. Su tutti spicca la figura del Dottor G. (Guido Caprino) ginecologo/sessuologo/psicologo che ha il suo studio proprio accanto al condominio e incarna tutte insieme le qualità dell'uomo perfetto e inarrivabile. Le vicende delle quattro amiche ruotano intorno alla figura misteriosa e affascinante del Dottor G., un uomo con la U maiuscola: è saggio ma non pedante, gentile e privo di leziosità, coraggioso ma non guascone. Ha uno studio e tiene una nota rubrica su una nota rivista di settore, una sorta di posta del cuore medico-specialistica nella quale risponde a quesiti femminili tra i più variegati.
Ambientata in una Milano elegante e molto alla moda, Amiche Mie è la storia di un quattro donne vicine ai quarant'anni che per motivi diversi si ritrovano single, qualcuna per scelta qualcuna per scelta altrui, e fanno della loro amicizia il punto di partenza per l'inizio di una nuova stagione. Tutte bravissime le attrici protagoniste, su tutte Margherita Buy che è semplicemente straordinaria nel conferire al ruolo di Anna un'ingenuità disarmante e un'irresistibile tenera goffaggine. I dialoghi brillanti, la cura nelle scenografie e nella scelta delle musiche, l'estrema cura per i personaggi di contorno e i ritmi movimentati rendono la fiction piacevole e divertente adatta a tutta la famiglia.E nonostante la voce fuori campo e il tavolo con le quattro amiche sedute a chiedere al barista il famoso cocktail Cosmopolitan conducano la mente a Sex and the City, il risultato è assai diverso, molto italiano, molto più 'terreno' e vero, molto meno patinato.
Un'operazione apprezzabile quella di Mediaset (che cosciente del buon lavoro fatto ha già dato il via ai lavori di sceneggiatura della seconda serie), forse la prima che racconta da vicino quelle piccole nevrosi e quelle deliziose ossessioni che fanno di ogni donna un universo meraviglioso e imperscrutabile.