Una pandemia ha spazzato via la maggior parte della popolazione e ha provocato di rimando il crollo della civiltà come oggi la conosciamo. Paul e i suoi figli gemelli, Joseph e Thomas, vivono in una fattoria isolata, uscendo all'aria aperta soltanto nelle ore diurne. Durante la notte infatti fanno la loro comparsa delle spaventose creature fameliche, una nuova specie fotofobica che non può quindi muoversi con la luce.
In Arcadian la famiglia cerca di sopravvivere giorno dopo giorno, barricandosi ogni volta all'imbrunire all'interno delle mura domestiche, appositamente sistemate per sopravvivere a potenziali attacchi. Un giorno Thomas si ferma più del solito in una fattoria vicina, dove abita la coetanea Rose, della quale è reciprocamente innamorato. Attardandosi, corre per far ritorno a casa prima del buio, ma è vittima di una caduta e da lì la situazione prende una piega imprevista...
Arcadian: a che ora è la fine del mondo
Un post-apocalittico a basso budget ma con tanto cuore questo Arcadian, che dopo aver ottenuto un buon riscontro dalla critica d'Oltreoceano è ora disponibile per tutti gli abbonati nel catalogo di Amazon Prime Video. Un film che si fa forza sulla presenza di un ormai definitivamente redivivo Nicolas Cage, che negli ultimi tempi sta sbagliando poco o nulla nelle sue scelte e che anche qui, pur non assoluto protagonista, si ritaglia comunque una robusta performance su misura, intensa e dosata al punto giusto, saggiamente qui priva(ta) del suo iconico over-acting. Il ruolo del padre da metà sviluppo del film in avanti assume, infatti, una valenza secondaria, ritornando poi per il gran finale, lasciando campo libero ai giovani protagonisti e a quel legame tra fratelli che è poi il cuore pulsante di tutta la storia: a tal proposito ottime le interpretazioni di Jaeden Martell e Maxwell Jenkins, così come quella della "terza incomoda" Sadie Soverall.
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Strade e ostacoli
Un percorso di formazione in un mondo allo sfascio: normale che emergano echi da The Road (2009), ottimo adattamento per il grande schermo del capolavoro di Cormac McCarthy, con la presenza di queste creature che agiscono solo di notte a richiamare gli alieni sensibili al rumore della saga di A quiet place. E poi ancora la difesa asserragliati in casa che guarda a Signs (2002) di Shyamalan. Molteplici sono le influenze dai capisaldi del genere, ma Arcadian possiede una sua distinta personalità, che riesce a far di necessità virtù anche con un budget non certo esorbitante. Gli effetti speciali sono di buona qualità, con il design delle creature che sembrano avere qualcosa in comune con gli ormai iconici demogorgoni di Stranger Things e risultano azzeccati anche nella loro deriva più grottesca e improbabile, offrendo passaggi ad alto impatto tensivo in una manciata di scene madri, ottimamente supportate da una colonna sonora incisiva e mai inutilmente tronfia.
Cuore e sangue
Certo la sceneggiatura era probabilmente perfettibile, con alcune forzature nella caratterizzazione dei personaggi e quell'evento clou che va a cambiare lo status quo potenzialmente evitabile, lasciando inoltre alcune domande irrisolte sulle cause di questo futuro così deprimente e apocalittico. Difetti che vanno in secondo piano di fronte a una messa in scena solida, capace di coniugare sia il lato ludico e tipicamente di genere con un buon scavo drammatico e introspettivo nella gestione dei personaggi, pronti a crescere e maturare nonostante la limitata durata di un'ora e mezzo. Arcadian segna la seconda collaborazione tra Cage e il regista Benjamin Brewer, che lo aveva già diretto nel più che godibile heist-movie I corrotti - The Trust (2016) e se è vero che "non c'è due senza tre" siamo curiosi di vedere cosa ci riserveranno i due nell'ipotetico terzo lavoro insieme.
Conclusioni
Ennesimo centro nella carriera recente di Nicolas Cage, Arcadian è un avvincente post-apocalittico ambientato in un prossimo futuro dove la civiltà è collassata e il pianeta è invaso da una specie ostile che ha paura della luce e per questo si aggira soltanto nelle ore notturne. Quando cala il buio, l'imperativo è rifugiarsi tra le mura domestiche, ma la famiglia del protagonista andrà incontro a delle situazioni impreviste che rischiano di minarne lo status quo. Ottimi effetti speciali, un cast eterogeneo e convincente, citazioni e omaggi sparsi e una solida tensione di genere che tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo minuto, per un film che svolge il suo compito alla perfezione.
Perché ci piace
- Nicolas Cage brilla in un cast altrettanto convincente.
- Ottimi effetti speciali nel design e nella gestione delle creature.
- Tensione drammatica su livelli costanti.
Cosa non va
- Qualche imprecisione e forzatura qua e là.