Ci sono carriere che esplodono all'improvviso con una detonazione assordante e altre che vengono costruite passo dopo passo con costanza, fino ad apparire davanti agli occhi di tutti come un dato di fatto. Come se, in realtà, fossero sempre esistite. Questo è proprio il caso di Anna Kendrick che, da compagna di classe di Kristen Stewart, almeno sul grande schermo, è riuscita a spiccare letteralmente il volo Tra le nuvole accanto a George Clooney fino a ritrovarsi nella foresta incantata di Into the Woods per perdere una scarpetta, parlare con gli uccellini e fare sfoggio delle sue doti vocali.
Nonostante una prima candidatura agli Oscar come attrice non protagonista proprio per Tra le nuvole, la Kendrick non è certo disposta a darsi arie da star. Anzi, al clamore del red carpet preferisce di gran lunga twittare e discutere sulla discriminazione che, ancora oggi, le produzioni hollywoodiane impongono alle sue protagoniste. Insomma, una ragazza moderna che si lascia andare a commenti hot su Ryan Gosling e ad altri, meno lusinghieri su se stessa. Chiunque frequenti il suo profilo, infatti, sa che si definisce pallida, strana e molto, molto piccola. Inoltre è disposta a sfidare Jimmy Fallon a suon di uova in testa e a prodursi in una incredibile parodia di Indianna Jones e l'ultima crociata( la doppia enne non è un errore) per la NBC, in occasione del Red Nose Day. Tutto questo, però, dopo essersi riunita al gruppo delle Bellas per l'atteso Pitch Perfect 2. A questo punto, come non amarla?
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Don't Stop the Music
Alcuni si sono accorti del talento vocale della Kendrick con l'ultimo Into The Woods di Rob Marshall. I più attenti, invece, possono vantare di averlo scoperto grazie al primo Pitch Perfect, arrivato con il titolo di Voices. Solo in pochi, però, sono a conoscenza dei trascorsi di Broadway di una giovanissima Anna e di quella candidatura al Tony ottenuta a soli dodici anni. Era il 1998 e in cartellone c'era il musical High Society, ossia Alta Società. Qui la Kendrick, arrivata a New York solo due anni prima proprio per realizzare il sogno sulle assi del palcoscenico, vince il provino e interpreta Dinah. Ruolo che le vale una candidatura al Theatre World Award e il Drama Desk Award, oltre al già citato Tony. Da quel momento la musica non uscirà mai più dalla sua carriera, caratterizzando anche il debutto cinematografico con la commedia Diventeranno famosi. Di certo, però, l'attrice non ha mai avuto intenzione di diventare una professionista del settore, anche se le proposte da parte di case discografiche non sono mancate. "Ho enorme rispetto per chi canta - spiega - è veramente impegnativo lavorare tutto il tempo con la propria voce, e poi l'industria della musica mi spaventa. Non che il mondo del cinema sia un giro di valzer, eh. Ma per cantare bisognerebbe avere più coraggio di quello che ho io". Così il rapporto con il canto continua solo sul grande schermo in Un microfono per due fino ad esplodere in Voices, diretto da Jason Moore nel 2012.
Nel film la Kendrick interpreta l'ormai ben nota Beca che, dopo il primo anno di collage, ha intenzione di lasciare tutto per inseguire una carriera di DJ. Dopo un imprevisto e imprevedibile provino sotto la doccia, però, entrerà a far parte delle Bellas, un coro femminile specializzato nel canto a cappella. Qui porterà il suo tocco distintivo svecchiando il repertorio e conducendo le Bellas verso sonorità moderne. Ovviamente il film è diventato un cult in un battito di ciglia, come confermano, ad esempio, i più di 200 milioni di visualizzazioni ottenute dal video di Cups su Yoututbe.
Un successo che ha richiesto a gran voce un sequel, anche se a riguardo la Kendrick si è dimostrata fino all'ultimo un po' dubbiosa. "Quando mi chiedevano della possibilità di realizzare un secondo capitolo rispondevo sempre che si trattava solo di voci. Poi, quando il mio agente mi ha chiamato per confermare la proposta, sono rimasta sbalordita. A quel punto sapevo che anche le altre erano tutte coinvolte nel progetto e che dovevo fare la mia parte. Però mi sentivo molto nervosa. Il fatto è che, andando a guardare la storia dei sequel, soprattutto delle commedie, non tutti sono buoni tanto quanto il primo capitolo. Anzi, alcuni sono proprio lontani dall'essere soddisfacenti. Così, la nostra priorità è stata proteggere il film originale e quello che gli spettatori hanno amato, evitando passi falsi lungo la via." Per sapere il verdetto, almeno del pubblico italiano, riguardo a Pitch Perfect 2 dobbiamo aspettare il 28 maggio. Nel frattempo preannunciamo alcune novità come la presenza alla regia dell'attrice e produttrice Elizabeth Hanks e una nuova versione del brano Cups. Quello che non cambia, invece, è il gruppo delle Bellas formato ancora una volta da Rebel Wilson, Brittany Snow, Anna Camp, Skylar Astin, pronte ad accogliere la new entry Hailee Steinfeld.
Il successo è... Tra le nuvole
Siamo onesti. Quando abbiamo visto la Kendrick duettare senza alcun problema con il ben più esperto Clooney nel film diretto da Jason Reitman, abbiamo dovuto fare mente locale per ricordare chi fosse quella ragazzina con tanto talento. Dopo pochi minuti di concentrazione, poi, l'illuminazione è arrivata e in lei abbiamo riconosciuto niente meno che Jessica, l'amica di Bella, eroina romantica della saga di Twilight. A quel punto è sopraggiunto anche lo stupore e la meraviglia, visto che sempre la ragazza in questione sembrava destinata a molto, tranne che ad essere un'attrice di "fila". Senza ombra di dubbio Tra le nuvole ha rappresentato l'occasione giusto della Kendrick, quella in grado di accendere i riflettori stuzzicando la curiosità di molti. Così, dopo aver ottenuto anche le attenzioni della Accademy, Anna riceve quelle di Robert Redford, che la vuole nel suo La regola del silenzio, divide la scena con Joseph Gordon-Levitt in 50 e 50, avrà Tolleranza Zero con Jake Gyllenhaal e Michael Peña, fino ad arrivare nella cast stellare di Rob Marshall.
Tutto questo più o meno nel giro di cinque anni in cui le sue quotazioni professionali sono salite notevolmente, anche se a risentirne sono state quelle personali. Perché, a detta dell'attrice ventinovenne, è da troppo tempo che non è oggetto delle attenzioni romantiche degli uomini. E, con l'ironia che la contraddistingue, ha rincarato la dose: "Non penso proprio di aver approfittato del mio aspetto. Durante l'adolescenza sono "sbocciata" molto tardi. Mia madre diceva che era meglio così, almeno non mi sarei chiesta se i ragazzi fossero interessati a me solo perché avevo le tette. Ma io sarei stata entusiasta se i ragazzi si fossero interessati a me solo per le mie tette. Allo stesso modo, penso di essere fortunata perché non sono mai andata in crisi al pensiero che possa essere diventata famosa perché sono dannatamente bella. Non mi è mai passato per la testa." Con questa affermazione la Kendrick dimostra di far parte di una rara quanta preziosa sfera di interpreti capaci di unire un aspetto piacevole ad un'ironia fuori dal comune, proprio come Meg Ryan o Jennifer Aniston, con cui ha condiviso anche il set di Cake, e la comica New Girl Zooey Deschanel.
L'anti diva di Twitter
Vi ricordate lo scandalo delle foto rubate dei divi che ha riempito le pagine dei giornali la scorsa estate? Accanto al nome di Jennifer Lawrence e di altre attrici derubate della loro intimità e nudità, c'era anche quello di Anna Kendrick, la quale, per altro, non ha alzato alcun polverone per il caso. Esibizionista e senza pudori, direte voi? Niente affatto. Piuttosto sicura, come ha risposto al commento di suo fratello, che al massimo questi spioni e guardoni della rete avrebbero trovato solo scatti di cibo e di cani altrui. E' evidente, dunque, che ci troviamo di fronte ad una ragazza che, oltre ad avere una vera e propria perversione per le riviste di cucina, capaci di avere su di lei un effetto eccitante, è dotata anche di una rara capacità di prendersi in giro, soprattutto tra i protagonisti del grande schermo.
Così, mentre alcune sue colleghe vivono costantemente in posa alla ricerca del profilo migliore, la Kendrick se la spassa, e non poco, sul profilo di Twitter dando sfogo alla sua spontanea simpatia. Qui, tra le buffe descrizioni di se stessa adolescente, spicca il "cinquettio" più famoso e chiacchierato, ossia quello su Gosling. Citando letteralmente. la Kendrick ha scritto: "Non andrò mai più a vedere un film di Ryan Gosling al cinema. A quanto pare, masturbarsi nelle file in fondo è ancora considerato inappropriato". Ora, non sappiamo quale sia stata la reazione del collega a cotanta dichiarazione, quello che invece conosciamo è il successivo commento di Anna al giro di chiacchiere scatenato. "Grazie al cielo non mi sono mai trovata con lui nella stessa stanza! Ma la cosa non mi imbarazza. Sono certo che anche lui avrà un buon senso dell'umorismo. Probabilmente mi sentirei in dovere di spiegare quel tweet e finirei con il peggiorare la situazione."
Per un aspetto ludico e divertente, però, ce n'è uno più impegnato che mostra quanto l'attrice sia indipendente e consapevole di se. Così, seguendo l'esempio di alcune sue colleghe, tra le quali Keira Knightley, Patricia Arquette e Kristen Stewart, anche la Kendrick dice la sua senza alcun timore reverenziale sulla discriminazione che Hollywood fa gravare, ancora oggi, sulle interpreti femminili. "C'è una percezione del problema, ma quando pensi alle personalità femminili e a come vengono trattate dall'industria hai la conferma che siamo in coda agli uomini. Quando fai un casting devi aspettare che abbiano trovato gli attori prima di poter essere minimamente presa in considerazione. Non è possibile scegliere le donne sulla base degli uomini presenti nel film!" E continua: "Io, però, ho un'unica spiegazione: ci sono troppe donne di talento ed è molto più facile trovare attrici brillanti che si sappiano adeguare alla controparte maschile che il contrario! Sono pienamente convinta che per ogni ruolo femminile ci siano almeno 10 donne in grado di farlo in modo brillante!" Una grinta che Anna ha mostrato anche a livello personale durante la promozione di Into The Woods, descrivendo la sua Cenerentola: "Essere buone e belle per trovare il principino con cui vivere per sempre felici e contente non vale più. Merito di meglio, voglio qualcosa di autentico" proclama questa nuova Cenerentola e, invece di puntare su un futuro dorato, sceglie l'ignoto, che trova più realistico e interessante." Fortuna che si definisce piccola e pallida.