L'undicesima edizione del Future Film Festival è partita in quarta. Non abbiamo ancora fatto in tempo ad assorbire le emozioni offerte dall'anteprima del film di Fincher, Il curioso caso di Benjamin Button, che siamo stati subito investiti da un programma di animazione fittissimo, in cui è possibile pescare veramente di tutto!
Est ed ovest, anime visionari importati dall'Estremo Oriente e operazioni raffinatissime di cartoonist americani, botte da orbi e sorprendente umorismo. Mettendo le tende al Cinema Odeon abbiamo potuto assaporare una vasta gamma di prodotti e di approcci, caratterizzati da un esito artistico differente, ma sempre capaci di stimolare la nostra curiosità. Si è iniziato il pomeriggio con un film che potrebbe colpire l'immaginazione di parecchi maschietti, specialmente i fan di Ken Shiro. Storm Rider Clash of the Evils è l'ennesimo parto del prolifico regista hongkongese Dante Lam, specialista in action d'ogni sorta. Ma soprattutto è la versione animata di un altro "epic movie" condito di arti marziali che ebbe discreto successo, diretto dallo stesso Lau dell'ormai leggendario Infernal Affairs. Entrambi hanno alla base un manga estremamente popolare ad Hong Kong e non solo, opera di quel Ma Wing Shing che sta alla cultura giovanile cinese più o meno come il Buron Son di Ken il Guerriero sta a quella nipponica. Solo in parte riuscito il passaggio dalle tavole del fumettista, caratterizzate da un gusto barocco per i dettagli e per i movimenti avvolgenti (quasi sempre circolari) dei protagonisti, ad un'animazione che nella costruzione dei fondali e in altri impieghi della CG rivela non poche pecche. Peccato per le imperfezioni tecniche ravvisate qua e là, perchè alcune sequenze di combattimento tra campioni di arti marziali dai poteri sovrumani sono notevoli, in certi casi addirittua imperdibili.
Va detto, però, che alla fine Storm Rider si è rivelato un semplice antipasto per il piatto forte della giornata, l'ennesimo capolavoro sfornato dal cartoonist americano Bill Plympton. Storie di esagitati cui crescono le ali come fossero angeli, ritratti di squallidi bar, dottori pazzi, frustrazioni quotidiane che sfociano in quadretti paradossali, tutto questo viene convogliato dal geniale disegnatore in quel tratto inconfondibile, dal sapore un po' retro, che esalta come sempre la fisicità di soggetti molto spesso sgradevoli, presentati in chiave sottilmente caricaturale. Idiots and Angels, questo il titolo del nuovo lavoro. Un gioiellino al quale scelte musicali felici ed estremamente diversificate regalano una nota ironica in più.
Molto meno entusiasmo ha lasciato in noi la visione di Appleseed: Ex Machina, prodotto addirittura da John Woo per rilanciare il successo del precedente lungometraggio in CG di Shinji Aramaki. Ancora tresche cyberpunk che coinvolgono umani, cyborg, androidi, in un gioco pericoloso che potrebbe mettere a rischio gli equilibri raggiunti dall'umanità dopo una serie di sanguinosi conflitti. Qualcuno dei misteri esposti nella trama risulta anche avvincente, ma l'eccessiva tendenza a citare altri modelli (dai ben più ispirati capitoli cinematografici di Ghost in the Shell alle classiche sequenze cult di film come Alien e Blade Runner) sottrae mordente a un plot che, in fin dei conti, sa di già visto da lontano un miglio.
Meglio non preoccuparsi, le visioni più apprezzate della giornata (Fincher e Plympton su tutti) ci suggeriscono che ci sarà ancora molto pane fresco per i denti dei cinefili più incalliti!