Jacob Kowalski ha un sogno: aprire una pasticceria per poter impastare i dolci di sua nonna, mentre Queenie, maga dai riccioli d'oro e il sorriso che ammalia, con la sua bacchetta magica prepara strudel di mele deliziosi. Il loro è un amore che supera le differenze, anche grazie alla passione per il buon cibo. A interpretare la coppia più allegra e simpatica di Animali fantastici e dove trovarli, primo capitolo di cinque film scritti da J.K. Rowling, che firma il suo debutto come sceneggiatrice realizzando un prequel della saga di Harry Potter, sono Dan Fogler e Alison Sudol, diventati fin da subito dei beniamini del pubblico.
Abbiamo incontrato i due attori americani a Londra, in occasione della première europea del film diretto da David Yates, e abbiamo chiesto loro se anche nella vita vera sanno cucinare e qual è il loro cavallo di battaglia: "Io me la cavo e faccio una lasagna niente male" ci ha detto Fogler, mentre Sudol ha risposto: "Mi piace cucinare, penso di cavarmela piuttosto bene: la mia ricetta migliore è il crumble di mele".
Nel film il personaggio di Jacob, un babbano, o "non-mag" come dicono negli Stati Uniti, dice a Newt Scamander (Eddie Redmayne): "Ora so che non è un sogno: non riuscirei mai a immaginare tutto questo". Abbiamo chiesto ai due interpreti di mettere alla prova la loro fantasia, immaginando un animale fantastico: "Credo sarebbe l'insieme dei miei animali preferiti" ci ha detto Fogler, continuando: "Quindi: un elefante con il corpo di un leone e la coda di un delfino". Per Sudol invece: "Io immaginerei un cavallo in grado di respirare sott'acqua, in grado di avvolgerti e farti respirare sott'acqua, in modo da farti correre come se fossi in pianura ma sotto il mare".
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Nel film di parla di intolleranza e diversità, che va difesa a ogni costo, e anche di preservare la natura: il film è ambientato negli anni '20, ma si tratta di temi molto attuali, come ha confermato Sudol: "Oggi più che mai bisogna difendere il pianeta: negli ultimi cinquanta anni, il 50% della biodiversità è stata distrutta e stiamo per arrivare a due terzi nei prossimi anni. La natura si basa sulla diversità: se sconvolgiamo il suo equilibrio allora tutto va a rotoli. Vale lo stesso per gli esseri umani: le nostre diverse qualità ci rendono più forti. Ciò che ci rende diversi ci permette di realizzarci nella vita. Quindi è molto importante continuare a lottare per questo".
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