Dopo annunci, foto dal set, indiscrezioni, speranze e tantissima attesa, finalmente la scorsa settimana su HBO negli USA e su Sky e Now qui in Italia, nel settimo episodio della seconda stagione di And Just Like That, dal titolo 14 febbraio, il personaggio di John Corbett, Aidan Shaw, è tornato. Per soli 10' dell'episodio dedicato a San Valentino, il sognatore, passionale ed ora anche solido uomo di famiglia con cui Carrie è stata in procinto di andare all'altare, arriva al momento giusto nella vita della donna, quando tutti e due possono darsi una terza possibilità. Chi segue And Just Like That, al 99% è stato assiduo fan di Sex and the City sin dalla programmazione sulla vecchia TMC (oggi La7).
All'interno di questa folta schiera di affezionati, in molti non hanno perdonato Carrie per aver scelto Big (Chris Noth) e rinunciato a sposare Aidan e l'ottavo episodio, in onda su Sky il 4 agosto, lo anticipiamo in questa recensione, vedrà queste persone annuire e forse urlare allo schermo "vedi? te l'avevo detto!". La rinnovata presenza di Aidan è un vero toccasana per la seconda stagione di And Just Like That che continua ad acquisire punti in più rispetto alla prima stagione, pur scavando ancora, senza grandi idee, nel calderone di SATC. Il tentativo di Carrie ed Aidan di inserirsi l'uno nel ritmo e nelle abitudini di vita dell'altro è molto realistico e tiene in giusta considerazione le scelte che entrambi hanno fatto nei 20 anni che li hanno separati.
Non più un ragazzino ma splendido nonostante tutto, Aidan viene ancora una volta mostrato come un uomo che non ha mai avuto paura di mostrare i suoi sentimenti, ammettere il rancore che porta o la sua incapacità di superare tutto il passato. La Carrie di nuovo in coppia con Aidan invece suscita nuovamente delle resistenze e delle rigidità nello spettatore, sintomo che il rientro in pista del personaggio di John Corbett è stato scritto bene e per bene. Sottolineiamo, in più, che questa entrata improvvisa è stata utilizzata anche come spunto per una riflessione profonda sulle relazioni sentimentali, l'amore e l'amicizia, fatta attraverso un personaggio che episodio dopo episodio si sta sempre più distinguendo, Seema.
Aidan fedele a se stesso
Tra le cose più difficili da fare in un remake o un reboot è reintrodurre un personaggio iconico, qualcuno di cui ci si era fatta già un'idea ben precisa su carattere e futuro e adattarlo alla realtà che si sta raccontando. Riportare "l'altro" storico amore di Carrie dentro la serie e nella vita di questo personaggio, dopo l'uscita di scena di Mr Big con infarto (ed anche scandali sessuali nella vita reale) era rischiosissimo. Le ragioni sono varie e risiedono prima di tutto nel fatto che Aidan è sempre stato considerato l'uomo perfetto a cui Carrie aveva rinunciato per l'imperfetto e tormentato Big, per cui, facendo la rima, aveva tanto lottato. Troppo buono, genuino, escludendo la parentesi di quell'incontro ad Abu Dhabi nel secondo film tratto da Sex and the City che tutti vogliamo dimenticare, abbiamo incasellato Aidan dentro il prototipo del tipico bravo ragazzo. L'ultima immagine che vogliamo conservare di lui in Sex and the city è quella del primo episodio della sesta e ultima stagione, quando, con figlio in marsupio, incrocia per caso Carrie. Ricordiamo che Aidan, per la bionda protagonista, ha sempre avuto un debole e nel corso di SATC si era fatto convincere già una volta a ritornare insieme a lei, nonostante il tradimento (proprio con Mr Big). Per il suo ritorno, gli autori di AJLT 2 rendono onore a questo "debole", immaginandolo il miglior Aidan possibile in termini familiari, divorziato ma padre affettuosissimo di due ragazzi e dedito uomo di campagna, pronto a cedere ma con tante rigidità, come per quell'appartamento nel West Village che Carrie ama tanto ma che è stata la culla del loro fallimento come coppia. In quegli ultimi 10 minuti del settimo episodio e tutto l'ottavo, il personaggio di John Corbett si conferma tra i migliori che la storia di SATC ed ora AJLT abbiano avuto.
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La malinconia di Seema
A furia di percorrere binari battuti e ribattuti anche quando ufficialmente si vuol trasgredire o fare scalpore, serie come AJLT ed a volte anche il suo predecessore SATC, ci hanno abituato a tenerci sull'attenti per quel che riguarda la sfera sessuale e le sue varianti ma ad aspettarci meno stupore su quella sentimentale, che, fatta eccezione per la crisi di Miranda, ha decisamente riservato meno sorprese. Grazie all'entrata in scena di Aidan, l'ottavo episodio fornisce un assist a Seema (Sarita Choudhury) per un discorso fatto a Carrie che lascerà molte donne ( e uomini) di stucco per la sua verità e semplicità.
Con una recitazione ottima, tanto naturale quanto efficacemente scarna per un personaggio sempre invece sopra le righe (lo abbiamo già detto che è lei la ragione per cui Samantha ci manca sempre meno) Seema spiega a Carrie le ragioni del suo allontanamento. Fuori da un salon di parrucchiere, a capelli bagnati, assistiamo ai pensieri di una donna che ammette di sentirsi a disagio dalla troppa felicità altrui, dal grande amore che lei forse non troverà mai più. Schietta, vera, Seema e' tante donne e tanti uomini in quel sentimento che non è invidia ma piuttosto un piccolo dolore, il pensiero che quella gioia che siamo chiamati ad accogliere e condividere, non la abbiamo e forse non l'avremo mai. Invidia? No, quella di Seema è malinconia e il ritorno di Aidan ci regala una scena amara e illuminante.
Revisionismo in amore
Esiste l'anima gemella? E se sì, se ne possono trovare addirittura due nel corso di una sola vita? Questa è una delle riflessioni che l'ottavo episodio di AJLT 2 ci suggerisce anche se non è certo Carrie a chiederselo, presa com'è a recuperare il tempo perduto.
Aidan ha sempre rappresentato una sliding door per Carrie, un modello di vita e di concezione dell'amore che lei non aveva voluto percorrere. Scegliere Aidan avrebbe potuto significare una vita più rustica e meno agiata, dei figli ed a quanto pare, un macinapepe, spartiacque tra due diverse visioni del mondo dei componenti di questa rinnovata coppia. Se era immaginabile che tornarsi ad incontrare, single, dopo 20 anni, avrebbe generato solo scintille, ciò che non ci aspettavamo è l'atteggiamento revisionista di Carrie.
Dimenticando chi era al momento delle sue scelte, Carrie mette in discussione tutto, anche l'amore per Big, gli anni felici passati con lui. E se Aidan fosse stato sempre l'unico uomo per lei? La reazione del pubblico a questa (speriamo) momentanea perdita di memoria emotiva, sarà la stessa di Miranda: un silenzio volontario e quasi doloroso. Il nostro messaggio a Carrie: si può vivere una seconda vita sentimentale e si può avere una seconda possibilità, senza, però, dimenticare o rinnegare il passato. Augurandoci che gli autori di AJLT lo facciano capire a Carrie, aspettiamo il nono e terzultimo episodio.
Conclusioni
A fine recensione dell’episodio numero 8 della seconda stagione di And Just Like That, dedicato al ritorno di Aidan ( John Corbett) nella vita di Carrie, elogiamo gli sceneggiatori per aver confermato le scintille che ci aspettavamo dai due ma di aver messo in campo anche le rigidità del personaggio di Corbett. L’atteggiamento revisionistico di Carrie, il suo rinnegare quasi le scelte del passato è insieme alla riflessione di Seema sull’anima gemella, un risvolto inaspettato e degno di nota. Speriamo non sia un caso isolato.
Perché ci piace
- John Corbett è perfetto nel suo personaggio più amato di sempre.
- Aidan è esattamente come immaginiamo che sarebbe stato 20 anni dopo.
- L’atteggiamento revisionistico di Carrie sul passato e sui legami è spunto interessante e fastidioso di riflessione.
Cosa non va
- Oltre alla trovata del ritorno di Aidan, non riesce a reinventarsi del tutto.
- Continua a dare spazio a Che, un personaggio che non funziona più.