Inizia come una vecchia videocassetta, in sottofondo la musica dei Gazebo con le note di "I like Chopin" ad accompagnare una limousine che termina il suo viaggio davanti a un Grand Hotel, il Relais Colombo. L'eco del cinepanettone anni '80 si palesa sin dai titoli di testa, ma del genere cinematografico che ha raccontato le festività pecorecce del Bel Paese, rimarrà ben poco nel film che dopo tredici anni segna la reunion, attesa e da più parti invocata, della coppia comica formata da Massimo Boldi e Christian De Sica: solo suggestioni e ammiccamenti, oltre alla neve in locandina con il faccione goliardico dei due protagonisti in primo piano. Amici come prima diretto da Christian De Sica con la collaborazione del figlio Brando, giovanissimo come la maggior parte dei componenti della troupe, è una piacevole sorpresa nel panorama delle commedie natalizie, un chiaro omaggio al primo Vacanze di Natale e ai suoi eredi, un cinepanettone che rinuncia consapevolmente a tutti i suoi ingredienti, lasciandoli semplicemente al livello della rievocazione nostalgica.
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Oltre il cinepanettone
Bando alle volgarità e alla rincorsa della risata facile, spazio a una narrazione che prende in prestito alcuni meccanismi chiave della commedia degli equivoci (il doppio, il travestimento, lo scambio di identità) e introduce un approfondimento dei personaggi in scena, che è assolutamente estraneo al linguaggio del cinepanettone.
C'è una storia, un'evoluzione e un ordito drammaturgico con gag, battute e citazioni al loro servizio; merito della squadra di autori (Alessandro Bardani, lo stesso De Sica, Edoardo Falcone, Marco Martani e Fausto Brizzi) che ha ideato e sviluppato Amici come prima andando nella direzione di Tootsie e Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre.
Tredici anni di lontananza artistica non hanno arrugginito la complicità dei due vecchi mattatori delle beffe natalizie: li ritroviamo alle prese con una storia di amicizia maschile spesso dai risvolti malinconici.
Una trama tra equivoci... e travestimenti!
Cesare (Christian De Sica) è il direttore del Relais Colombo, hotel di lusso di Milano, messo alla porta dall'arrivo dei nuovi soci cinesi. Rimasto senza lavoro, scopre che Luciana (Regina Orioli) sta cercando una nuova badante per suo padre Massimo (Massimo Boldi), il proprietario dell'albergo, un arzillo vecchietto in sedie a rotelle con il vizio delle belle donne, tanto da far scappare tutte quelle che fino a quel momento si sono occupate di lui. A Cesare non resta quindi che candidarsi alla posizione travestendosi da donna; nei panni della seducente Lisa viene assunta e tra i due nascerà un'intesa sincera. Come impone una trama del genere il travestimento avvierà imprevisti e situazioni equivoche, che esploderanno nel finale con Cesare che dovrà vedersela con la moglie Carla e il figlio Matteo, che continueranno a crederlo direttore dell'hotel.
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Massimo Boldi e Christian De Sica, amici come prima tra malinconia e vecchie gag
Con tanto di parrucca, ceretta, ciglia finte e protesi, De Sica conferma ancora una volta il suo istrionico talento comico concedendo al cinepanettone qualche turpiloquio (che non disturba affatto) soprattutto nei siparietti con Boldi, che rispolvera il suo repertorio da slapstick: linguacce, improbabili corse in sedia a rotelle, balli con sberleffi e urletti.
A condire il tutto una spolverata di insolita malinconia portata in scena dalla Lisa di De Sica, maschera dalla comicità triste e amara che evoca atmosfere da A qualcuno piace caldo, mentre l'amicizia che si va via via consolidando tra i due protagonisti porta lo spettatore nel territorio delle commedie alla Quasi amici.
Riscatto inconsapevole dal tradizionale film di Natale, Amici come prima ha tra i tanti, anche il merito di dare voce a una sessualità che è l'esatto contrario di quella virile, tutta palpate e gridolini dei cinepanettoni classici, con la donna a fare da oggetto del desiderio. Rimangono le citazioni, i ricordi e le storiche gag che trovano spazio nell'esilarante backstage dei titoli di coda.
Movieplayer.it
3.5/5