American Murder: il caso Laci Peterson, la recensione: il true crime di Netflix che racconta, ma non coinvolge

American Murder: il caso Laci Peterson nell'arco di tre episodi tenta di recuperare e raccontare con semplicità uno dei casi che ha sconvolto l'America. Eppure, dietro tanto dolore, poco e nulla traspare a livello emotivo.

American Murder: il caso Laci Peterson, recensione

È nascosta; è sottile; è quasi impercettibile, a tratti rifiutata. È una curiosità istintiva, un'attrazione mefistofelica che ci spinge a gettarci a capofitto in storie dagli epiloghi tragici, di famiglie distrutte, di uomini che diventano mostri. Come confermato anche da American Murder: Il caso Laci Peterson, se l'opera che ci sfila davanti è un racconto documentaristico di un caso di cronaca realmente accaduto, questa curiosità invisibile e cupa che striscia silente in noi, si enfatizza, riproducendosi senza fine.

Disponibile su Netflix, la docu-serie in tre episodi diretta da Skye Borgman intende seguire tutte le tappe fondamentali che hanno portato alla condanna di Scott Peterson, accusato di omicidio della moglie e del piccolo che portava in grembo. Sebbene il nome di Laci sia rimasto fino a oggi del tutto sconosciuto ai più, in America il suo è stato sinonimo di uno dei casi di omicidio più efferati dei primi anni Duemila. Diventando adesso di tutti, il suo racconto si fa un percorso in pianura, un viaggio nella mente dell'assassino lineare, affrontato senza tanti ostacoli, ma con poco coinvolgimento emotivo. Il pubblico accetta di far parte del viaggio, afferra tutte le informazioni restituitegli grazie anche a una narrazione chiara e di facile ricezione, ma c'è un qualcosa che rende tale narrazione più fredda della mente dell'assassino stesso.

Un documentario dal cuore che non batte

Il Caso Laci Peterson Serie Netflix
Scott e Laci Peterson il giorno del loro matrimonio

Nella sua essenza documentaristica, American Murder: il caso Laci Peterson raggiunge gli obiettivi prefissatisi: presenta il caso con semplicità, segue con attenzione le fasi principali sia delle indagini, che del processo e poi dell'arresto di Scott, e dà voce a chi una voce non ce l'ha più. Lo fa affidando il cuore della propria opera alle parole di chi quei momenti li ha vissuti in prima persona, dai famigliari di Laci e Scott, ai detective e ai giurati chiamati a decidere sul destino dell'uomo. Eppure, il cuore di questa docu-serie non batte: i ricordi tentano di defibrillarlo, i filmati di repertorio di ripristinare il suo ritmo cardiaco, le foto di una Laci eternamente sorridente di rianimarlo. Ma quando a sostenere una struttura così attenta ai dettagli, e orientata maggiormente alle informazioni da condividere, che ai sentimenti da emanare, vi è un montaggio analitico, freddo, e poco animato da un comparto emotivo che vada al di là della portata nozionistica, la torre cade, come tanti tasselli di un Jenga traballante.

Mani che uccidono, immagini che raccontano

Il Caso Laci Peterson
Laci Peterson in un momento felice, il giorno del suo matrimonio

Ci sembra di conoscere Laci, di esserle amica. Ci illudiamo di sapere tutto di lei, grazie ai ricordi della madre, delle amiche, dei vicini. Ci pare di avere talmente a che fare con una conoscente di lunga data, che l'identità del suo assassino non si nasconde dietro l'ombra del dubbio, o nel buio dell'incertezza. Ci viene rivelato subito, senza sorpresa, senza tensione, o senza pretese, il nome di Scott Peterson. È lui, l'uomo che ha legato la sua esistenza a Laci, a recidere quel filo della vita, come una Moira mostruosa, un uomo dalle ambizioni infernali. Ma ciò che non sapremo mai è la motivazione che si cela dietro tale, mortal, gesto. Un dubbio che rimarrà tale e che il documentario non intende indagare.

Il Caso Laci Peterson Netflix
Scott Peterson e l'amante

Tutto rimane sfiorato, ma mai toccato in profondità, limitandosi alla superficie, in American Murder: il caso Laci Peterson. Certo, la presenza dell'amante Amber Frey, e dell'avvocato a difesa di Scott, fanno spazio a temi interessanti come il potere di manipolazione esercitata dai mass-media, e la garanzia di un giusto processo, ma sono bagliori improvvisi, destinati a spegnersi e perdersi nel buio di una durata fin troppo elevata rispetto al materiale proposto. Si tratta di un omicidio incomprensibile, di un corpo che doveva dare la vita e che invece ha incontrato la morte, quello di Laci; un mondo che doveva essere restituito con fare profondo, commovente ma non retorico, e che invece preferisce rimanere un tocco gelido, freddo, gelato, proprio come la mano della morte.

I 20 migliori documentari su Netflix da vedere assolutamente

Anatomia di un omicidio

American Murder Laci Peterson Poster
American Murder: il caso Laci Peterson, la locandina del documentario

L'assenza di musica; la canonicità del montaggio e una regia ferma, bloccata nei movimenti; è un'autopsia di un omicidio che pare rinnovarsi, American Murder: il caso Laci Peterson. Le parole degli intervistati sono tagli su un corpo pronto a rivelare (senza forse riuscirci pienamente) ulteriori dettagli, ulteriori colpi di scena. Eppure, lo sguardo di Borgman è superficiale. Non scende nella profondità dell'oggetto di studio; il suo obiettivo è quello di redarre con fare freddo e distaccato le parti del caso, senza far sentire il calore, senza far percepire la forza delle risate di Laci, ora tenute per sempre mute, nello spazio di una fotografia.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione di American Murder: il caso Laci Peterson sottolineando come la docu-serie in tre episodi disponibile su Netflix non sfrutti la portata del racconto proposto, preferendo la restituzione analitica dei fatti e delle fasi che hanno portato all'arresto di Scott Peterson, al coinvolgimento emotivo. Un peccato, soprattutto per la forza impattante del caso proposto.

Movieplayer.it
2.5/5

Perché ci piace

  • La forza del caso narrato, soprattutto al netto del periodo storico che stiamo vivendo.
  • La suddivisione della storia in tre parti.
  • L'uso del materiale di repertorio.

Cosa non va

  • Il montaggio, troppo poco coinvolgente dal punto di vista emotivo.
  • La scelta di non enfatizzare i racconti dei famigliari e dei detective.
  • Il running time troppo elevato rispetto al materiale proposto.