Gli eroi letterari action su Prime Video sono oramai cosa nota. Non solo Jack Ryan tornerà a sorpresa con un film a lui dedicato e con il cast della serie in grande spolvero, ma un nuovo tassello si appresta a diversificare la library del servizio streaming.
Stiamo parlando di Alex Cross, il detective nato sulle pagine dei romanzi di James Patterson e portato inizialmente al cinema da Morgan Freeman in due pellicole e Tyler Perry in un capitolo prequel: proprio come i suoi predecessori, la poca fortuna sul grande schermo potrebbe trovare nuova linfa e vita lunga in tv, grazie al carisma di Aldis Hodge, scelto per il ruolo in una serie dalle svariate sorprese.
Alex Cross: un detective afroamericano a Washington
Siamo a Washington DC: un nuovo doppio scenario dato che entriamo nella capitale politica degli Stati Uniti e nella comunità black, che mancava di rappresentazione in questo tipo di storie. Questa volta però ci troviamo di fronte ad un crime che basa tutto sullo sviluppo mentale di personaggi e situazioni, pur non mancando di scene d'azione e combattimenti. Questo perché il protagonista della serie Prime Video è anche uno psicologo forense, con la capacità di entrare nella mente degli assassini e delle vittime, in modo da poter catturare i primi e salvare le seconde.
Il passato del protagonista è tutt'altro che roseo, caratterizzato da una serie di traumi. Prima è rimasto senza genitori, cresciuto dalla nonna Nana Mama (Juanita Jennings) insieme al migliore amico e ora collega Two John (Isaiah Mustafa); in seguito ha perso anche la moglie in una terribile tragedia. Non sembra essersi ripreso da quest'ultimo lutto, nemmeno per amore dei due figli piccoli, anche loro cresciuti dalla bisnonna insieme all'uomo. Dovrà trovare un modo per bilanciare privato e professionale in questa "nuova normalità" a cui è stato costretto dagli eventi.
Il killer dei serial killer nella serie Prime Video
Il tema principale di Alex Cross è la salute mentale, sotto svariate forme e sfaccettature. Si parte dall'elaborazione del lutto, che la famiglia Cross deve affrontare e non sa bene come farlo. Del resto, i medici sono i peggiori pazienti quindi la laurea e l'acume del protagonista paradossalmente non aiutano. Chi gli sta intorno però prova a fare la differenza, a partire da John - ottima la chimica tra i due interpreti, che rappresentano la "coscienza" della comunità e del quartiere dove sono cresciuti. Si aggiungono un nuovo possibile interesse amoroso per Alex (Samantha Walkes) e una collega dell'FBI piena di risorse (Alona Tal).
C'è poi la salute mentale dei killer. A partire dal cattivo interpretato da Ryan Eggold, convincente e magnetico nei panni di Ed Ramsey, un miliardario con decisamente delle manie di grandezza. Se in Dexter avevamo un serial killer che puniva i suoi simili per appagare la sua fame di sangue, qui c'è n'è uno che li venera ed idolatra, tanto da trovarsi affibbiato un soprannome a tema. L'identità del killer viene rivelata abbastanza presto: è una scelta che potrebbe lasciare spaesati perché non gioca sul colpo di scena.
Fin dalle prime immagini si intuisce che c'è qualcosa che non va in quel personaggio, ma si tratta di una scelta ponderata dallo showrunner Ben Watkins per iniziare un vero e proprio gioco del gatto col topo. Purtroppo in alcuni momenti la tensione narrativa viene smorzata dal fatto che gli episodi durano in modo eccessivo proponendo tante sottotrame correlate tra loro che non sempre trovano il giusto spazio. Più episodi meno lunghi piuttosto che meno episodi della durata di un film sarebbero stati più funzionali al ritmo del racconto, che si pregia di continuare a colpire Cross nel profondo.
Tra thriller e giallo classico
In questo gioco partecipa anche l'ultima vittima del killer, Shannon (una brava Eloise Mumford), che crea un vero e proprio incastro psicologico in atto col proprio carnefice per provare a diventarlo lei stessa, e non sentirsi solamente una vittima della situazione. La serie mescola quindi thriller e giallo classico pieno di colpi di scena (fino alla fine, rimanete anche dopo i titoli di coda dell'ultimo episodio), insieme agli inseguimenti action e alla riflessione sulle differenti parti di una comunità, che devono imparare a convivere e a prendersi cura di se stesse.
Conclusioni
Alex Cross è un’interessante aggiunta al catalogo Prime Video dedicato agli eroi letterari. Aldis Hodge convince (anche se ogni tanto eccede) e crea un’ottima chimica col migliore amico e partner Isaiah Mustafa ma a sorprendere davvero è il villain di Ryan Eggold, che riesce a restituire un cattivo diverso dagli altri. Il caso che si dipana in otto episodi funziona ma viene diluito troppo a livello di durata delle puntate e di sottotrame parallele presentate, rischiando di perdere lo spettatore per strada. Apprezzabile invece aver scelto un protagonista della black community e un eroe che non lavora solo di pugni ma soprattutto di testa per variare.
Perché ci piace
- Aldis Hodge, continua il casting funzionale di Prime Video.
- Il tema della salute mentale sviscerato.
- Ryan Eggold, sorprendente come villain.
- Rivelare l’identità del killer all’inizio per mettere in atto la caccia…
Cosa non va
- …anche se questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
- La durata degli episodi.
- Troppe sottotrame che rischiano di perdere il pubblico.