Torna su Netflix la pandina minore più dolce e arrabbiata del piccolo schermo: la serie di Aggretsuko (o Aggressive Retsuko) è giunta alla terza stagione regalandoci altri sorrisi, divertimento ma sopratutto tanto, tantissimo metal! Creata da "Yeti" per la compagnia di mascotte Sanrio, che ha dato i natali alla celebre Hello Kitty, questa serie animata non è di certo per bambini. Come affermeremo anche nella nostra recensione di Aggretsuko 3, questa produzione offre un quadro veritiero e non banale delle problematiche dei giovani adulti giapponesi (e non solo) che dopo essersi affacciati al mondo del lavoro si ritrovano in conflitto con molti di quei costrutti sociali che incalzano le loro vite, una serie di regole non scritte che però lastricano la strada del successo personale e professionale. È in questo ambiente che, nelle stagioni passate, abbiamo visto la nostra dolce ma tostissima Retsuko destreggiarsi tra colleghi molesti, pressioni della famiglia, storie d'amore fallite e ricerca di realizzazione, in un turbinio di situazioni paradossali e divertenti anche se specchio di una società frenetica che tende a schiacciare gli individui piuttosto che valorizzarli.
Nuove sfide nella trama della stagione 3
In questa stagione 3 la nostra Retsuko avrà non pochi problemi: dopo aver speso un'ingente somma in ricariche per comprare oggetti al suo fidanzato virtuale, un fascinoso unicorno di nome Seya protagonista di un videogioco molto in voga, la nostra protagonista dovrà fare i conti con le ristrettezze economiche. Per poter pagare l'affitto, ogni altra necessità dovrà essere messa in secondo piano: mangiare pasti sani e regolarmente o poter andare alla cena aziendale, non sono più opzioni valide nel momento in cui bisogna stringere la cinghia. Quando grazie all'intervento di sua madre le cose sembrano aver ricominciato a girare nel verso giusto. un imprevisto torna a sconvolgere la vita di Retsuko catapultandola nel mondo delle idol underground, un ambiente decisamente lontano dal metal che la nostra protagonista ama tanto.
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Il folle mondo di Retsuko
"Tutti noi abbiamo dei debiti, quando nasciamo ci viene affibbiato un onere e in cambio ci viene permesso di vivere in questo mondo. In cambio lavoriamo forsennatamente, viviamo per ripagare quel debito. Soltanto per quello." Retsuko pronuncia queste amare parole all'apice della disillusione, le sue imprudenze finanziarie e le varie delusioni l'hanno messa a dura prova. Come per le precedenti stagioni anche questa si pone come obiettivo primario quello di raccontare le problematiche di una categoria sociale ben precisa: quella dei giovani giapponesi (ma estendibile a chiunque viva in una società frenetica e consumistica), tendenzialmente tra i 25 e 30 anni, che si ritrovano alle prese con le difficoltà di un mondo del lavoro che li pone estremamente sotto pressione. Chiusi tra i doveri verso la società e le aspettative delle famiglie, si cerca un modo per esprimere se stessi, un modo per differenziare la propria vita da quella di tanti altri, per sfuggire al giogo della routine affermando i propri talenti, ovvero quella parte di noi che ci soddisfa e ci rende unici. La stagione 3 pone l'enfasi su questi aspetti trattandoli, come al solito, con estrema efficacia: le situazioni, per quanto assurde ed esilaranti, lasciano ampio spazio alle riflessioni dei personaggi, ai loro dilemmi; seppur sempre presente, la comicità in questa stagione fa quindi un piccolo passo indietro al fine di promuovere la riflessione, per permetterci di empatizzare con i personaggi ma, sopratutto, per conferire alla serie quel piccolo lato introspettivo che possa renderla differente dalla maggior parte delle produzioni di questo genere.
Cosa aspettarsi dal futuro?
In queste tre stagioni abbiamo visto i personaggi di Aggretsuko crescere, maturare sogni e aspirazioni, intrecciare relazioni e subire cocenti delusioni; abbiamo seguito il loro percorso riconoscendo il nostro, empatizzando e divertendoci delle tante, improbabili, situazioni che li coinvolgevano. La forza di questa serie animata è proprio questa: il riconoscere parte del proprio percorso nelle vicende di questi bizzarri personaggi, finendo così per affezionarsi a questo strano gruppo di animali antropomorfi dal design irresistibilmente carino. Anche se ancora non ci sono notizie a riguardo, ci auguriamo caldamente di poter ancora gustare le vicende di Retsuko e i suoi amici. Senza, ovviamente, fare spoiler, possiamo affermare che il finale piuttosto aperto lo permetterebbe, quindi cosa aspettarsi? Forse un altro speciale Natalizio? E la stagione 4? Li vogliamo tutti, e nel frattempo faremmo meglio ad imparare dagli errori di Retsuko facendo attenzione a non finire in bancarotta con i carinissimi gadget della serie. Buon metallo a tutti!
Conclusioni
In conclusione della nostra recensione della terza stagione di Aggretsuko possiamo affermare che la serie ha saputo mantenere anche stavolta lo spirito ironico e divertente che contraddistingue questo prodotto pur regalando allo spettatore anche un lato maggiormente introspettivo. Ponendo il focus su nuove tematiche (quali l’importanza di esprimere se stessi, la necessità di affermare la propria unicità e i propri talenti pur mantenendo i piedi per terra) questa stagione ci permette di empatizzare maggiormente con i personaggi, le loro sventure e le loro storie. Che dire, questa stagione non ci basta, non vediamo l’ora di poter vedere nuove avventure della nostra pandina amante del metal.
Perché ci piace
- La simpatia e il design dei personaggi.
- Le tematiche sempre estremamente attuali.
- Una maggiore vena introspettiva…
Cosa non va
- ... che potrebbe non essere gradita a chi predilige l’elemento comico della serie.