Tremate! Tremate! I mostri son tornati! La coppia di registi formata da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, noti anche con il soprannome di Radio Silence, si confermano re dell'horror che unisce il sangue - moltissimo sangue, litri e litri di sangue - alla commedia. Dopo Finché morte non ci separi e i capitoli di Scream da loro diretti, arriva ora Abigail, dal 16 maggio nelle sale italiane, che abbraccia orgogliosamente la propria natura di B movie e ne fa un vanto.
E fa benissimo: perché Abigail è intrattenimento puro che funziona, in grado di divertire genuinamente chi ama il gore. È la storia di un gruppo di criminali messo insieme senza che i componenti si conoscano. Niente nomi veri, niente cellulari: devono rapire una bambina, la Abigail del titolo, e nasconderla in una casa, fino a che il ricco padre non pagherà un riscatto.
Accecati dalla prospettiva di guadagnare 50 milioni di dollari, i componenti della banda non notano diverse cose strane. Perché una bambina fa lezione di danza di notte? Perché le finestre sono tutte sbarrate? Il ricco cast di Abigail comprende anche gli attori Dan Stevens e Kathryn Newton, che hanno i ruoli rispettivamente di Frank e Sammy. Di cosa hanno paura? Ce lo dicono nella nostra intervista.
Abigail: intervista a Dan Stevens e Kathryn Newton
Il personaggio di Giancarlo Esposito sceglie un soprannome per tutti i protagonisti. Quale vorrebbero per loro gli attori? Senza esitazione, Kathryn Newton dice: "Smash!". E Dan Stevens, che abbiamo imparato ad apprezzare soprattutto grazie a Downton Abbey, dimostra di avere tempi comici perfetti rispondendo: "Boom!".
Abigail, la recensione: gioco di ruolo horror in cui niente è come sembra
Grande coppia quella formata dai questi attori biondissimi, che in Abigail sono cattivi tra cattivi. Nessuno è infatti un buono in questo horror, ma alcuni lo sono ancora di più. Frank su tutti: oltre a essere avido, è infatti assetato di potere. E odia chi fa la vittima: in una battuta dice infatti che oggi è una moda. Secondo l'attore: "Frank è molto arrabbiato, ce l'ha con tutto il mondo e non sopporta chi fa la vittima: esprime un giudizio su questo. Non so se sono d'accordo con lui, ma sicuramente è un commento di Frank sul fatto che sia una moda rivelare di aver subito un trauma".
Horror e daddy issues
Da attori ormai conoscono tutti i trucchi, ma cosa li spaventa quando vedono un horror? Dan Stevens non ha dubbi: "Non mi piacciono le cose che strisciano sotto la pelle. Mi terrorizzano. C'è un episodio di X-Files che mi ha segnato a vita".
Finché morte non ci separi, recensione: se la prima notte di nozze diventa una horror comedy
In Abigail diciamo che niente è come sembra. Una delle lezioni che possiamo portarci a casa dal film è che non si dovrebbe mai sottovalutare nessuno. Kathryn Newton è d'accordo: "Sicuramente. È meglio essere sottovalutati. Non ti devi preoccupare delle aspettative: puoi essere la tua versione migliore. E non devi essere di più".
La cosa che forse fa più paura del film sono i "daddy issues": i problemi con la figura paterna. E in effetti ce l'hanno tutti. Anche i mostri! "Mostri là fuori: non siete soli!" ci dice l'attrice, proseguendo: "Siamo tutti mostri. Siamo con voi!".