Portare sullo schermo (film o serie tv che sia) un romanzo di Stephen King, rappresenta sempre un evento attesissimo non solo dagli appassionati di cinema, ma soprattutto dalle miriadi di fan del re del brivido. I risultati in passato sono stati alterni e dai suoi libri sono usciti film capolavori ma anche prodotti scadenti. L'adattamento in una miniserie tv (otto episodi) di 22.11.63, il bellissimo romanzo di Stephen King del 2011 dedicato ad uno dei fatti di cronaca più discussi della storia americana, ovvero l'assassinio del presidente Kennedy, rappresenta certamente uno dei prodotti più riusciti e, anche se certamente non privo di sbavature e di cadute di tono, merita di essere riscoperto in homevideo, grazie alle uscite DVD e Blu-ray targate Warner Bros. Entertainment Italia.
Importante nella riuscita della serie il cast, capeggiato da James Franco nelle parti del grande protagonista, e da un sempre formidabile Chris Cooper. James Franco interpreta Jake Epping, un insegnante di scuola al quale Al (Chris Cooper), un suo amico gravemente malato, offre un'opportunità incredibile, quella di viaggiare indietro nel tempo, tornare al 1960, impedire l'assassinio del presidente John F. Kennedy e quindi cambiare la storia. La produzione dell'intrigante miniserie creata da Bridget Carpenter, è firmata dai prestigiosi nomi di J.J. Abrams e dello stesso Stephen King, mentre tra i registi dei vari episodi si segnalano Kevin Macdonald e lo stesso James Franco. Andiamo a vedere in cinque punti perché, soprattutto per gli appassionati di Stephen King, l'edizione blu-ray in alta definizione di 22.11.63 è di quelle da non perdere.
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1. Le atmosfere kinghiane dalle pagine allo schermo
Resistono negli otto episodi della miniserie le cosiddette atmosfere kinghiane? Riescono ad avvincere, intrigare ed emozionare come hanno fatto le pagine del romanzo? Il nocciolo della questione è tutto qui. E la risposta è sicuramente positiva, nonostante alcuni difetti. Va riconosciuto che lo spettatore riesce davvero a mettersi nei panni di Jake per indagare sul presunto assassino Lee Harvey Oswald, a sbandare con lui per l'amore imprevisto nel passato con la bella bibliotecaria (interpretata da Sarah Gadon), e soprattutto come lui riesce a "sentire" continuamente la forza minacciosa del passato che non vuole assolutamente essere cambiato e che fa spuntare mille ostacoli al progetto di Jake. Insomma la tensione narrativa c'è e soprattutto c'è una grande fedeltà al romanzo, si percepisce e si partecipa all'incredibile sfida portata alle leggi dell'universo per cercare di fermare l'assassino che di lì a poco compirà uno degli attentati più famosi della storia. Buona anche la ricostruzione scenica e sociale dell'America degli anni Sessanta. D'altro canto va anche detto che gli episodi a volte sembrano soffocare troppo il respiro che la narrazione ha nel romanzo, alcuni passaggi sono oggettivamente frettolosi e affiora qualche ingenuità, ma è indubbio che a prevalere sono i momenti coinvolgenti ed emozionanti. E tra fantascienza e tematiche da thriller, l'elemento umano non viene mai meno.
2. Edizione slipcase a due dischi: video ottimo ma con qualche calo
La miniserie 22.11.63 è stata portata in homevideo da Warner Bros. Entertainment Italia anche in alta definizione, con un'edizione slipcase blu-ray a due dischi contenenti gli otto episodi. Il video, che rispetta il formato 2:1 dato alla serie per fornirgli un aspetto più cinematografico, si rivela fedele al girato digitale. Il quadro è nitido e ricco di particolari, con un dettaglio di alto livello su tutti i livelli del quadro. Nelle scene più scure però l'immagine diventa decisamente più morbida e piatta con una lieve flessione del dettaglio, caratteristica peraltro che pare più dovuta al girato e al taglio fotografico che a qualche limite del trasferimento. Fatto sta che per apprezzare un quadro più brillante bisogna tornare agli esterni o alle scene ben illuminate. Da non escludere che, visto il materiale racchiuso in ogni disco, un briciolo di flessione arrivi anche dalla compressione. Nei momenti migliori, comunque, l'alta definizione splende davvero al massimo livello. Vanno registrati però anche un paio di cenni di aliasing su qualche oggetto particolarmente ostico per l'encoder.
3. Anche il croma viaggia tra presente e anni Sessanta
Un discorso particolare va fatto per l'aspetto cromatico della miniserie. Il blu-ray infatti replica in maniera perfetta quella che è una precisa scelta stilistica degli episodi, ovvero la netta differenza cromatica fra il presente e il passato nel quale il protagonista si immerge. Dopo un inizio di tonalità neutra e sobria, quasi a rappresentare l'esistenza un po' grigia e il momento di crisi dell'insegnante (con tonalità perfino più cupe nei ritorni della conversazione tra Jake e Al), appena la scena si trasferisce negli anni Sessanta il quadro cambia totalmente aspetto, diventa esuberante con una tavolozza più ricca e colori molto più vivaci e brillanti. È un'esplosione di colori che si avverte in modo netto e che colpisce automobili, vestiti dell'epoca e ambientazioni. Il clima ideale per un tuffo nel passato che però, nei momenti di maggior tensione, torna a far strada ad atmosfere più cupe.
4. Audio italiano limitato allo stereo, lossless inglese più coinvolgente
Sul fronte audio, come purtroppo spesso in questi casi, bisogna sottolineare il divario esistente tra la traccia italiana, proposta in un semplice dolby digital 2.0, e quella inglese, che sfodera uno smagliante DTS HD Master Audio 5.1. Inevitabilmente l'ascolto nella nostra lingua è, per l'appunto, molto televisivo, con forte sbilanciamento sull'asse anteriore e i dialoghi a farla da padrone, anche se va riconosciuto che in qualche scena i rear mostrano uno smalto e un'attività a tratti sorprendente per una codifica stereo, e anche i bassi non deludono nei momenti chiave. Niente a che vedere però con il lossless inglese, molto coinvolgente e brillante a catturare ogni piccolo rumore di ambienza ma anche ad enfatizzare i momenti di maggior tensione che certamente non mancano, non solo nelle scene con incidenti o spari, ma anche con una resa potente della colonna sonora, soprattutto a livelli di bassi. Eccellente la dinamica, ma anche i dialoghi sono preferibili ovviamente nella traccia originale per la loro naturalezza.
5. Un solo contenuto speciale, ma con Stephen King e J.J. Abrams
Il solo aspetto dell'edizione che lascia un po' delusi è quello dei contenuti speciali. Ormai anche le serie tv vengono spesso arricchite in homevideo con tante featurette di approfondimento. Nel caso di 22.11.63 invece ne troviamo solamente una di 15 minuti, certamente interessante, ma purtroppo è l'unico contributo. La featurette si chiama When the Future Fights Back ed è in sostanza un making of sul processo produttivo della miniserie con interviste a Stephen King, alla sceneggiatrice e produttore esecutivo Bridget Carpenter, al produttore esecutivo J.J. Abrams, a James Franco e ad altri membri del cast e della troupe. Si parla naturalmente del modo in cui si è decisa la trasposizione dalle pagine del romanzo allo schermo, dei temi della storia, della sfida di ricreare non solo gli anni Sessanta ma anche uno degli eventi più famosi della storia, di costumi e location. Un buon approfondimento ma il rammarico, come detto, è che gli extra finiscono qui.
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