In una stagione in cui non mancano novità e rischi per la CBS, non passa inosservato il debutto di una nuova sitcom tutta al femminile, creata da uno showrunner che di ragazze ne sa qualcosa, Michael Patrick King, in collaborazione con la giovane comédienne Whitney Cummings. Non può mancare lo scenario newyorkese, anche se qui, per una volta, non ci troviamo a Manhattan ma a Brooklyn: praticamente un altro mondo, anche perché le nostre protagoniste non sono le esattamente donne in carriera arrampicate sui tacchi di un paio di Jimmy Choo che animavano Sex and the City e tante popolari comedy series, da Friends a How I Met Your Mother.
L'incontro tra queste due ventenni squattrinate avviene in un modesto ristorante dove Max lavora come cameriera (il suo impiego serale, quello diurno è fare da baby sitter a Brad e Angelina, i gemelli di una insulsa socialite della city): quando il giovane e impacciato manager del locale ingaggia Caroline, una biondissima ed elegantissima figlia di papà che si è trovata improvvisamente in cattive acque dopo l'arresto del danaroso genitore, Max non riesce a crederci, ma finisce presto per prendere sotto la sua ala protettiva la coetanea in disgrazia, accogliendo lei e il suo cavallo Chestnut - unico residuo della sua ricchezza - nel suo piccolo e caotico appartamento.
Caroline, tra l'altro, è tutt'altro che una sprovveduta, ha una brillante carriera accademica alle spalle e un notevole fiuto per gli affari, ereditato dal padre ora detenuto, e ben presto architetta un piano per fare fortuna vendendo i deliziosi dolcetti sfornati ogni mattina l'industriosa Max. L'unico problema è il capitale di partenza: 250.000 dollari, che le ragazze iniziano subito a raggranellare tra il lavoro al locale e altri espedienti. Così, la tosta e disillusa street girl si lascia contagiare da un inedito entusiamo e da un'amicizia improbabile e imprevedibile che rivoluzionerà la sua desolata routine ed eleverà le sue aspettative per il futuro. Queste le premesse narrative di Two Broke Girls, una comedy multicamera dall'impianto assolutamente tradizionale, senza fronzoli nella scrittura o nella realizzazione, cucita addosso a due giovani e graziose protagoniste che sono antitetiche nel background come nell'aspetto e nell'atteggiamento: bruna, voluttuosa e sboccata Kat Dennings, bionda, sottile e raffinata Beth Behrs. Il contrasto tra due mondi è ovviamente alla base dello humour dello show, che invece individua il suo cuore emotivo nella sfera personale delle due regazze e nella solidarietà reciproca che permette alla loro amicizia di trovare terreno fertile, non senza qualche difficoltà.
Con l'altra metà dell'universo, invece, 2 Broke Girls non è particolarmente indulgente: la rappresentanza maschile - con l'eccezione di un simpatico cassiere a cui Max è devota, e, ovviamente, di Chestnut - è limitata a un cuoco viscido e sessuomane, a uno stolido boss, e a un ex boyfriend dagli appetiti inopportuni. D'altronde, anche senza voler scomodare Freud, è cospicuo il peso dell'assenza dei rispettivi padri, uno dietro le sbarre e l'altro mai conosciuto. Non che in fatto di figure materne le nostre Max e Caroline siano messe meglio, beninteso: è anche per questo che la strana coppia (più coinquilino quadrupede) diventa presto una piccola calorosa famiglia. Tra linguaggio licenzioso, situazioni grottesche e stereotipi di varia matrice, 2 Broke Girls non sarà forse la sitcom destinata a mettere d'accordo tutti, ma è indubbiamente una delle proposte più fresche e divertenti della nuova infornata stagionale, ed è caratterizzata dalla presenza di due giovani interpreti carine, vivaci e dalla chimica vincente. E loro sì, possono mettere d'accordo tutti, come solo a una bionda e a una bruna è possibile.