Il match tra Davide-Rocky Balboa e Golia-Apollo Creed è stato il leitmotiv dei primi capitoli della saga di Rocky. Gli spettacolari incontri sul ring presenti nelle pellicole talvolta sono costati lacrime e sangue ai loro interpreti. Dopo il combattimento con Carl Weathers in Rocky II, Sylvester Stallone è uscito talmente malconcio da avere bisogno di un intervento chirurgico.
Dopo il pareggio in Rocky, la rivincita senza esclusione di colpi in Rocky II è uno degli incontri più brutali dell'intero franchise. Sylvester Stallone, regista del film, era determinato a immortalare le scene di combattimento più realistiche mai girate su un film.
![Sylvester Stallone in una sequenza di Rocky II](https://movieplayer.net-cdn.it/t/images/2003/02/26/sylvester-stallone-in-una-scena-di-rocky-ii-5740_jpg_375x0_crop_q85.jpg)
Rocky II si apre dopo che la campagna segna la fine dell'incontro tra Rocky e Apollo. Entrambi i pugili vengono portati in ospedale e Rocky viene avvertito che un altro combattimento di quella portata potrebbe causargli la cecità. Pur non arrivando a quel livello, lo stesso Stallone è finito in ospedale durante le riprese dopo essersi strappato il muscolo pettorale così gravemente da riuscire a malapena a tirare un pugno.
Da Rocky a Creed: la saga cult tra realtà e finzione
In un'intervista con Roger Ebert nel giugno del 1979, Stallone rivelò: "Sono stato picchiato duramente tanto che ho dovuto sottopormi a un'operazione per rimettere insieme i pezzi. Il paradenti mi ha salvato i denti. Per questo, fondamentalmente quello di cui avrei bisogno è un paradenti per tutto il mio corpo."
Nella seconda parte di quell'intervista, nel luglio del 1980, Sylvester Stallone ha spiegato di essersi dovuto sottoporre a test approfonditi dopo aver subito fratture ossee oltre a presentare l'"intestino ingrossato e alcuni organi interni spostati". L'incontro di Rocky II è andato molto oltre rispetto a quanto visto in Rocky. Come conferma Stallone, "il combattimento è quattro volte più lungo e ha otto volte più pugni del primo. Molti di quei colpi non sono finti. È difficile imparare a non colpire fingendo di colpire".