Il premio del destino 2, la recensione: l’eredità di Ted Lasso nella seconda stagione della serie

La recensione di The Big Door Prize 2 - Il premio del destino: le nuove puntate confermano il potenziale della serie, tra risate, lacrime e riflessioni sulle domande esistenziali della vita. In streaming su Apple TV+.

Il premio del destino 2, la recensione: l’eredità di Ted Lasso nella seconda stagione della serie

Era stata una delle serie che più ci aveva sorpreso nel 2023. Una comedy "pura", come poche ne esistono oramai, e ora che torna con le nuove puntate sembra non sentire affatto la fatica o temere la prova della seconda stagione. Stiamo parlando di The Big Door Prize 2 - Il premio del destino, dal 24 aprile con appuntamento settimanale su Apple TV+, pronta a farci emozionare nuovamente. Questo sembra assicurato come leggerete nella nostra recensione, tanto da averci fatto avere l'ardire di paragonarla ad un altro gioiellino comedy della piattaforma. Leggete (e poi vedete) per credere.

Una trama consequenziale

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Chris O'Dowd in un'immagine di The Big Door Prize 2

La trama di The Big Door Prize 2 parte dopo il potente cliffhanger che aveva chiuso il ciclo inaugurale. Sono tutti riuniti al negozio dove era apparsa la strana macchina, e Hana (Ally Maki) dice che non si era mai comportata così prima d'ora, facendo intuire di averci già avuto a che fare. Partiamo proprio da un flashback in cui la donna si trovava in un'altra città, conoscendo un abitante della cittadina, per poi tornare nel presente. Gli abitanti, come in un videogioco, si trovano a dover affrontare un altro livello esistenziale di quel maledetto (o benedetto?) macchinario Morpho: dopo il potenziale di vita svelato a chi inseriva i propri dati e impronte digitali, ora inserendo il primo biglietto ricevuto si ottiene un ritratto di chi si è, in realtà, al momento. Le (poche) certezze acquisite dai protagonisti vengono così messe nuovamente in discussione, insieme ai loro rapporti e relazioni.

The Big Door Prize, la recensione: vita potenziale, vita reale

Domande esistenziali

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The Big Door Prize: le protagoniste femminili della stagione 2

La prima stagione della serie, basata sull'omonimo romanzo di M.O. Walsh adattato per la tv dal vincitore dell'Emmy David West Read (Schitt's Creek) e prodotta da Skydance Television e CJ ENM/Studio Dragon, era incentrata sul concetto che come esseri umani non riusciamo mai ad essere soddisfatti di ciò che abbiamo, andando a cercare spasmodicamente quel quid in più che pensiamo ci farà sentire finalmente completi - eppure non è mai così - invece di apprezzare e salvaguardare ciò che abbiamo. Pensiamo di accontentarci invece di fare tesoro del nostro vissuto. Nei nuovi dieci episodi si passa, appunto, alla "fase successiva", senza rivelarvi come, ma lasciandovi il piacere di scoprirlo durante la visione. Vedere ciò che si è realmente scatenerà non pochi dubbi e domande tra i cittadini della fittizia Deerfield, erede delle varie Stars Hollow e Everwood televisive.

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The Big Door Prize 2: Josh Segarra e Crystal Fox in una scena

A capitanare il cast corale - uno dei punti di forza della serie - è ancora una volta Chris O'Dowd, che interpreta l'insegnante Dusty e questa volta decide insieme alla moglie Cass (Gabrielle Dennis) di separarsi temporaneamente, mentre la figlia Trina (Djouliet Amara) e il sopravvissuto Jacob (Sammy Fourlas) provano a scrollarsi di dosso le loro vecchie etichette. C'è amore nell'aria: Giorgio (un sempre fantastico Josh Segarra con quel suo accento talmente posticcio da diventare reale) e Izzy (Crystal Fox) potrebbero darsi una vera chance mentre Hana (Ally Maki) e Padre Reuben (Damon Gupton) provano a capire non solo i propri sentimenti ma anche la verità dietro Morpho.

L'erede di Ted Lasso?

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Chris O'Dowd in una sequenza di The Big Door Prize 2

Ted Lasso è finita nel 2023, e ci rendiamo conto sia un azzardo scrivere queste parole. Tuttavia, non lo facciamo a cuor leggero: sebbene passata più in sordina, The Big Door Prize - Il premio del destino con questa seconda stagione conferma il mix incredibile di commedia e dramma, sapendo emozionare gli spettatori e riuscendo a farli riflettere sulle grandi domande della vita, proprio come faceva la serie di Bill Lawrence.

Tutti i protagonisti - al centro ancora una volta di episodi monografici - sono fortemente caratterizzati e ottimamente interpretati: personaggi-tipo che divengono un'adorabile seconda famiglia per il pubblico, perché oramai è come se li conoscesse da una vita. Un nutrito e affiatato gruppo impreziosito da guest star e new entry: Justine Lupe, Aaron Roman Weiner, Mary Holland, Patrick Kerr, Cocoa Brown, Carrie Barrett, Elizabeth Hunter, Jim Meskimen, Matt Dellapina e Melissa Ponzio. Proprio come la cittadina al centro della vicenda, con i suoi colori, le sue musiche e i suoi ritmi come in una bolla, dove nonostante tutto forse vorremmo vivere, anche se sconvolgerebbe la nostra vita e le nostre certezze. Questa volta Dusty e gli altri sapranno accettare e comprendere ciò che hanno o la ricerca di qualcosa di più continuerà senza sosta?

Conclusioni

È una conferma quella che arriva alla fine della recensione di The Big Door Prize 2 – Il premio del destino, ovvero che la comedy Apple TV+ sa portarci ancora una volta risate, lacrime e riflessioni esistenziali nei nuovi dieci episodi, con un perfetto equilibrio tra i generi e un cast corale sempre più affiatato, che è come se conoscessimo da sempre. Immancabili i colori e le scenografie di quella Deerfield già entrata di diritto tra le cittadine televisive della storia.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Il cast, sempre più in parte e pieno di chimica.
  • Le domande esistenziali che la serie riesce a porre.
  • Fa ridere (e commuovere).
  • I colori di Deerfield.
  • La trama, ancora affascinante e coinvolgente...

Cosa non va

  • ...ma che per qualcuno potrebbe risultare un po' ripetitiva.
  • Se non vi siete affezionati con la prima stagione, difficilmente accadrà con questa seconda.